Menu principale:
ARALDICA e RICERCHE
( Aggiornato a: Dicembre 2024 )
In questa pagina pubblichiamo i dati che riusciamo a ritrovare, magari anche casualmente cercando tra registri polverosi, durante le ricerche.
In dettaglio riportiamo tutti i dati e le informazioni ( che riceviamo anche via mail ) di cui vogliamo approfondirne la linea genealogica.
Troverete anche alcuni stemmi di rami della Casata che abbiamo scovato o che abbiamo ricevuto, sempre via mail, dai rispettivi proprietari che ci hanno concesso di pubblicarli sul nostro sito.
( RICERCHE )
Dicembre 2024 Grazie al prezioso contributo ricevuto via mail da Ivo Matteini, discendente di Guglielmo Matteini che emigrò in Argentina nel 1913, che ci ha fornito i dati un suo possesso riguardo il suo trisavolo, confrontandoli con i dati già in nostro possesso raccolti tramite una ricerca su internet che facemmo nel Gennaio del 2021, abbiamo potuto collegare tra loro l'albero genealogico che ci aveva fornito Tomas Matteini.
Nel dettaglio abbiamo potuto ricostruire che Guglielmo Matteini, nato a Rimini il 5 Novembre 1858, si sposò con Giuseppina Macchi, nata nel 1873, ed ebbero almeno tre figli, prima di emigrare in Argentina.
Nel Luglio del 1898 Guglielmo parte da Genova con la nave Washington diretto a a Buenos Aires ( vedi scheda registrazione ). Nel 1913 portò in Argentina anche sua moglie Giuseppina e la figlia più piccola, Eva, di 9 anni, lasciando quì in Italia due figli, si presume già sistemati con relative famiglie, Tommaso, nato nel 1878 circa, e Antonio.
Quest'ultimo emigrò anch'egli in Argentina, con la moglie Elvira Gatti. Antonio è il bisnonno di Tomas.
Guglielmo e Giuseppa, come raccontato da Ivo, in Argentina ebbero altri figli. Ad oggi non abbiamo i loro nominativi. Abbiamo richiesto questi dati ad Ivo, siamo in attesa di poterli ricevere.
Nella pagina "Immagini" potrete visionare le foto di Guglielmo e Giuseppa Matteini gentilmente forniteci da Ivo.
Giacomo e Andrea
( RICERCHE )
Gennaio 2024 In data Dicembre 2023 abbiamo ricevuto su info@matteini.org una mail da Antonisio, che ringraziamo qui pubblicamente, il cui trisnonno era Sebastiano Matteini, figlio di Salvatore e di Albinia dell'Olmo che partirono nell'Ottobre del 1865 da San Marino diretti in Brasile.
Antonisio, che vive all'estero, si congratula con noi per l'iniziativa del sito, manifestando, cito testualmente " (..) la mia gioia nel ritrovare parenti così lontani. E' sempre emozionante scoprire legami famigliari che attraversano il tempo e lo spazio. (..)"
Non possiamo negare che questa mail, oltre ovviamente a quelle che già riceviamo, ci ha fatto un immenso piacere perché, oltre ad essere un chiaro elogio al nostro lavoro di ricerca svolto dal 2001 ad oggi, Antonisio ci informa che ha una figlia che "sarà orgogliosa della storia dei suoi antenati."
Sempre nella sua mail Antonisio ci informa, ma questo già la sapevamo grazie soprattutto alla mail che ricevemmo qualche anno fa da Humberto Matteini, che ci sono numerosi discendenti di Salvatore e di Albinia che vivono nelle regioni di Espirito Santo e di Rio de Janeiro, tra cui, appunto, Humberto e i suoi famigliari, discendenti diretti di Salvatore e Albinia. Qui si può vedere il loro Albero Genealogico.
Questa mail, e come già detto anche le altre, sono per noi di ulteriore stimolo a proseguire nel nostro lavoro di ricerca per l'obbiettivo che ci siamo prefissati fin dall'inizio per questo sito, ovvero ritrovare e collegare tra se tutti i Matteini che vivono in Italia e all'estero. Una grande Casata.
Grazie Antonisio per il tuo contributo.
Giacomo e Andrea
( RICERCHE )
Febbraio 2024 A fine Gennaio di quest'anno ricevemmo una mail da Brian, discendente di Salvatore Matteini emigrato negli Stati Uniti alla fine del 1800.
Nella sua prima mail di contatto ( ci sarà poi uno scambio di altre mail ) Brian ci informa che il suo trisavolo Salvatore era nato in Italia nel 1865, ed arrivò negli States prima del 1861, anno in cui sposò la sua prima moglie Giuseppina. Purtroppo, quest'ultima morì giovanissima, all'età di 35 anni, come da certificato di morte visionabile nella sezione "Immagini" ( Ricordiamo a questo proposito che negli Stati Uniti le donne, una volta sposate, acquisiscono e mantengono totalmente il cognome del marito, al contrario di qui in Italia che nelle certificazioni viene riportato il cognome da nubile affiancato a quello del marito. Esempio: Giuseppina Gerdonna in Matteini. )
Brian fa di più.. Ci invia una foto della lapide di Salvatore e della sua prima moglie, che potete vedere anche questa sempre nella sezione immagini.
Inizialmente Brian ci informa che non conosce la provenienza italiana del suo trisavolo Salvatore ma che avrebbe comunque provato a cercare in loco, anche sulla figlia di Salvatore, la sua bisnonna Josephine.
Non passa molto che Brian ci invia una nuova mail dicendoci che è riuscito a ritrovare l'atto di matrimonio di Salvatore con la prima moglie Giuseppina, scoprendo che Salvatore è nato a CHIUSA SCLAFANI, di cui abbiamo già un ramo genealogico qui sul sito.
Continuando a cercare Brian riesce a trovare l'atto di nascita del suo trisavolo Salvatore, ( è nato nel 1864 ) su cui c'è scritto il nome del padre di Salvatore, Antonino, e della madre, Anna Maria Schifano. Sapendo questo Brian inizia a consultare l'albero genealogico pubblicato qui sul nostro sito e pone un quesito: Antonino può essere fratello di Salvatore Matteini nato a Chiusa Sclafani nel 1834?
Analizzando i dati che ci ha inviato Brian, e confrontandoli con quelli in nostro possesso riguardo il ramo di Chiusa Sclafani azzardiamo anche noi una probabile parentela poiché sull'atto di nascita del trisavolo di Brian ( Salvatore ) è riportata anche l'età del padre Antonino e della madre Anna Maria, ovvero 40 anni per entrambi.
40 anni nel 1864 ci fa arrivare all'anno di nascita del 1824. Genealogicamente parlando, quindi, ipotizzando che a Chiusa Sclafani agli inizi del 1800 non ci fosse una grande presenza di Matteini tale da NON essere imparentati tra loro ci fa azzardare la conclusione che Antonino fosse un parente stretto del Salvatore rimasto in Italia, questi nato nel 1834.
Ad oggi, purtroppo, non ci è consentito confermare personalmente tale ipotesi per motivi strettamente legati alla distanza ( Firenze -
Vedremo prossimamente cosa riusceremo a ritrovare.
Nel frattempo ringraziamo anche Brian per la sua ricerca in loco e per averla voluta condividere con noi dandoci la possibilità di pubblicarla sul nostro sito.
( RICERCHE )
Aprile 2024 -
Nel cercare dati riguardo il nostro ramo, ci eravamo arenati su il luogo di origine ( leggi nascita ) del nostro trisavolo Valentino, classe 1731. Troviamo la nascita della sua primogenita nel 1763 a Montespertoli, appunto, precisamente in località "Cipollatico", ma non siamo riusciti a trovare alcuna registrazione della nascita di Valentino e/o di qualche suo fratello/sorella.
Rileggendo degli appunti trascritti sulla mia, oramai inseparabile, agenda nera ho trovato un appunto riguardo la "Tassa delle Macine", tassa adesso in disuso ma che ci ha aiutato a capire in che direzione muoverci per trovare eventuali atti di nascita dei nostri trisavoli.
E' giusto sapere che la Tassa delle macine era un imposta che veniva pagata in maniera "indiretta" attraverso il pagamento al mugnaio, oppure in maniera "diretta" versando l'importo direttamente al Camerlengo della Comunità. Un importo, annuo, che variava in base alle "bocche" presenti in famiglia.
Da uno di questi registri abbiamo trovato una registrazione di pagamento della tassa datata 1727 di "Giovanni Domenico di Bastiano BELLOSI del popolo di San Niccolò a Cipollatico -
Questa semplice registrazione ci fa capire che Gaspero arrivò a Cipollatico, magari anche prima di sposarsi, ma non vi è nato, dato che nel registro delle macine non risulta alcun Matteini a Cipollatico in quel periodo e fino al 1762.
Di contro, abbiamo diversi appunti che riportano la presenza dei Matteini del nostro ramo a Firenze, fratelli di Gaspero e di Valentino ma anche loro cugini, il che ci fa capire che con molta probabilità dobbiamo puntare le nostre ricerche in quella direzione, supponendo che siano nati a Firenze e dopo si siano spostati a Montespertoli, magari in seguito al matrimonio di Gaspero?! Speriamo di scoprirlo presto....
( RICERCHE )
Febbraio 2023 -
In pratica, abbiamo letto su di un motore di ricerca che un Matteini, nel XV sec., sembra addirittura fosse scrittore o simile, ha scritto appunto un suo saggio ( allora chiamato chronica ) dove scrive nientemeno che di Cristoforo Colombo e della sua scoperta del nuovo mondo!
Purtroppo, ad oggi, nonostante aver ripercorso a ritroso i nostri passi che ci hanno fatto imbattere in questa ghiotta notizia, non siamo riusciti a recuperare l'articolo o comunque il sito dove si menziona tale informazione. Ma da buoni ricercatori quali ci reputiamo non ci arrendiamo e continueremo nelle nostre ricerche per ritrovare questo articolo, questo appunto, e riuscire così a pubblicarlo sul Nostro sito.
Per qualsiasi informazione a riguardo potete contattarci via mail all'indirizzo info@matteini.org
( RICERCHE )
Su di un sito in internet abbiamo rintracciato i dati riguardo i nominativi di alcuni Matteini emigrati all'estero, in maggioranza in Argentina, ma anche uno negli Stati Uniti ed uno in Australia. Sono tutti partiti da Genova. Di seguito trascriviamo i loro nomi, con le relative date di nascita. Se qualcuno riconosce il nome di qualche parente o conoscente lo preghiamo di scriverci, così da poter ricostruire il loro albero genelogico:
Matteini Filomena, nata nel 1842-
Matteini Guglielmo, nato nel 1859-
Matteini Italia, nata nel 1870-
Matteini Giuseppa, nata nel 1873, destinazione Argentina;
Matteini Crunnio Natale, nato nel 1876-
Matteini Maria, nata nel 1882, destinazione Argentina;
Matteini Francesco, nato nel 1890-
Matteini Mauro, nato nel 1901, destinazione Argentina;
Matteini Eva, nata nel 1904-
Matteini Domenico, nato nel 1903-
Matteini Matteo, arrivato a Melbourne, Australia, nel 1926;
Per qualsiasi informazione a riguardo potete contattarci via mail all'indirizzo info@matteini.org
( ARALDICA )
Qualche anno fa ricevemmo una mail, tramite il nostro sito, da Matteo Matteini di Firenze, il quale ci riferiva che aveva trovato tra le carte del suo bisnonno una pergamena con uno stemma dei Matteini, qui sotto riportato. Lo leggemmo con molta attenzione, perché riportava, come anche Matteo trascrisse nella mail, che la famiglia discendeva da Lucca, ed arrivarono a Firenze nel 1303!! Quindi, come è facile capire la famiglia Matteini, o almeno questo ramo, era originaria della città di Lucca. Certo resta difficile pensare ad altri Matteini, di altri rami intendiamo, sparsi per l'Italia sul finire del 1200, per cui questo ci porta a pensare, magari erroneamente, che le origini della Casata partano da qui, da Lucca. E come famiglia non era una come tante, nel senso di popolani, ma certamente una famiglia appartenente ad un ceto superiore, i Gentiluomini, ovvero, nella scala gerarchico-
Tutto questo si evince da alcuni dettagli riportati sullo stemma disegnato sulla pergamena qui a fianco, che andiamo a spiegare nel dettaglio per una più facile lettura.
Si può subito notare l'elmo, posto sopra lo stemma. Il suo significato non è affatto trascurabile poiché quando l'elmo è utilizzato come "timbro" dello scudo, indica il grado di nobiltà del titolare dello stemma. Secondo le convenzioni araldiche è dorato per le famiglie reali, argentato per le famiglie di marchesi, conti, ecc., d'acciaio per i gentiluomini ( come nel nostro caso ) e di bronzo per le famiglie di cittadinanza e borghesi.
Partendo dal punto che la nostra famiglia era tra quelle dei gentiluomini il nostro stemma ha un elmo d'argento chiuso, posto di profilo. C'è da notare un particolare affatto trascurabile. In araldica, lo stemma del gentiluomo di TERZA generazione ha un elmo di profilo e una grigliatura con tre sbarrette, proprio come si può vedere nel nostro stemma.
Le piume sono aggiunte non solo come decorazione ma anche per accrescere il rango di appartenenza. Più è decorato ( piume, nastri, ecc. ) più alto è il lignaggio.
Sulla pergamena vengono inoltre riportate delle notizie che ad una prima lettura veloce possono risultare semplici, buttate lì insignificatamente, ma leggendo con un po più di attenzione si evidenziano due punti:
la parola "anticamente", che richiama una data certa, il 1303, anno di arrivo a Firenze; e la frase "il loro stemma si può vedere nel Duomo di Lucca". Questo secondo particolare è molto importante per capire l'importanza della famiglia in Lucca, poiché nel XIII sec. non era certo uso comune mettere il proprio stemma famigliare, ammesso di averlo, all'interno della cattedrale della propria città....
Entriamo nei dettagli per capire meglio il ragionamento.
Sulla pergamena, nella descrizione riportata, si legge appunto che la famiglia Matteini anticamente era una famiglia di mercanti di bestiame nella città di Lucca e che in seguito, nel 1303 appunto, si trasferisce a Firenze. Non dobbiamo trascurare questo piccolo dettaglio all'apparenza insignificante, perché il viaggio a quei tempi non era certo da intendersi al pari di oggi. Stiamo parlando in questo caso dell'inzio del XIV sec., e percorrere la distanza che intercorreva tra la città di Lucca e quella di Firenze comportava non pochi pericoli.
Primo tra tutti, il bringantaggio, già presente in Toscana fin dal XII secolo, in particolar modo nella maremma.
Si presume, quasi con certezza data la lunga distanza che accennavamo poc'anzi, che i nostri avi abbiano fatto una sosta, oseremmo dire molto prolungata, a Pistoia poiché ad oggi, in questa provincia toscana risultano numerose famiglie di Matteini, ben 60, risultando la terza città con il maggior numero di famiglie con questo cognome ( in ordine Firenze, seguita da Arezzo e appunto Pistoia ).
Una curiosità. A Lucca, ad oggi la nostra città di origine, c'è una sola famiglia Matteini!
( ARALDICA )
Lo stemma qui riprodotto è di proprietà di Alessandro Matteini, che lo ha pubblicato sul suo sito personale www.casatomatteini.it Come per gli altri stemmi, andiamo a descrivere ed analizzare lo stemma nel suo specifico.
Notiamo subito la corona che sovrasta l'elmo. Entrambi sono argentati, ma il particolare della corona che vogliamo richiamare all'attenzione sono le 9 punte. Secondo l'articolo 78 del Regolamento per la Consulta Araldica del Regno, datato 7 Giugno 1943, "la corona normale di Conte è cimata da sedici perle ( nove visibili) ".
L'elmo, come abbiamo già descritto in un altro stemma, risulta essere argentato perchè trattasi di una famiglia nobile. Difatti, il capostipite di questo ramo arrivò a Roma al seguito del Cardinale Giulio Rospigliosi, eletto Papa il 20 Giugno del 1667, il quale risiedeva a Pistoia, dove si era ritirato a vita privata a seguito dell'elezione papale di Innocenzo X, con il quale sembra non correvano buoni rapporti poiché rimosse Rospigliosi dall'incarico di Nunzio Apostolico in Spagna.
La forma dello stemma, in questo caso, è "appuntato", tipico per gli uomini, mentre per le donne era "ovato" ( ovale ). Il colore azzurro, essendo il colore del cielo, rappresenta la fermezza incorruttibile. La rosa in araldica è simbolo di bellezza e di nobiltà, come pure per il sole.
( ARALDICA )
Un altro stemma che abbiamo ricevuto, sempre tramite mail del nostro sito, da Cristina Matteini è questo riportato qui sotto.
Cristina ci racconta nella sua mail che su questo stemma vi è riportata una trascrizione che dice appartiene alla Casata " Matteini, originaria di Perugia ", e, udite udite: " Il suo capostipite ( inteso della Casata?! ) ne fu un tale ALOISIO di MATTEINO, ( proprio con la O finale, non è un errore di trascrizione ) valente capitano di ventura, vissuto nella seconda metà del secolo XIII° ( 1250)"!
Ritorna ancora prepotente alla nostra attenzione il XIII° secolo, ma questa volta con notizie che arrivano ben da Perugia, ovvero addirittura da un altra regione, la bellissima Umbria. Sembra che le origini della Casata, al contrario di quello che abbiamo detto in precedenza rispetto al ramo di Lucca, siano ben prima del XIII° sec. Tra l'altro in questo stemma la descrizione prosegue riportando ulteriormente queste parole: " I suoi discendenti si chiamarono Matteini, ( con la I finale stavolta... ) si diramarono nelle provincie di AREZZO, PESARO e FORLI ".
Ecco che questo ramo arriva in Toscana, ad Arezzo! Giusto o sbagliato, a questo punto viene da pensare che tutto sia partito da Perugia, e non più da Lucca, come inizialmente pensavamo?! Speriamo che il tempo, tramite le nostre assidue ricerche, ci dia soddisfazione e ci aiuti a reperire altre notizie riguardanti questo Aloisio, un valente Capitano di Ventura vissuto nella seconda metà del 1200, e che ha generato ( crediamo ) la nostra bellissima Casata.
Analizziamo a questo punto lo stemma. Notiamo subito il colore dell'elmo, di colore bronzeo, il che ci indica, secondo la descrizione araldica, che si tratta di una famiglia borghese. L'animale scelto è l'Aquila, simbolo di potenza. La scacchiera nel troncato centrale e il colore blu nel troncato basso sono dei chiari richiami a luoghi o blasonature di famiglie, ma purtroppo, ad oggi che scriviamo, non ci è riuscito recuperare alcuna informazione a riguardo.
( ARALDICA )
Lo stemma che pubblichiamo qui sopra appartiene al ramo di Pistoia. Non appartiene al ramo di questa sezione, ovviamente, perché lo abbiamo rintracciato tanti anni fa da un signore che dipingeva stemmi araldici, il quale ci disse, appunto, che la famiglia Matteini proveniva da Pistoia.
Oggi sappiamo che non è così, o almeno in parte. La certezza assoluta delle origini della Casata ancora oggi ci resta alquanto dubbia, poiché abbiamo notizie di Matteini già nel XIII secolo sia a Lucca che a Perugia, ma come nostro solito, "siamo fiduciosi" nell'arrivare a scoprire anche il "punto" di origine.
Tornando allo stemma, siamo certi che appartenga al ramo di Pistoia perché in un registro custodito presso l'Archivio di Stato di Firenze troviamo questa descrizione dello stemma:
"Stemma dei Matteini di Pistoia -
D'azzurro alla gemella in sbarra di rosso, accostata nel lato superiore da due stelle a otto punte d'oro; e al quarto franco destro d'oro, caricato di un leone rivolto di nero.
La descrizione di questo stemma coincide in tutto e per tutto con quello in nostro possesso da oramai oltre trent'anni, grazie a quel signore che ci procurò il su pubblicato stemma. Ritroviamo lo sfondo azzurro, simbolo di fermezza incorruttibile. Le linee diagonali rosse richiamano il sangue versato in battaglia, e rappresentano il valore, l'audacia, la nobiltà e il dominio.
Il leone, essendo il più nobile tra gli animali della terra, rappresenta la forza e il coraggio.
Le stelle simboleggiano la figura di condottiero, di guida sicura. Essendocene due sembra che vogliano richiamare due condottieri della Casata.